
Come giocare con #GRAPAT
Grapat è una piccola azienda a conduzione familiare nata pochi anni fa. Nonostante la giovane età questa azienda ha saputo portare una ventata di aria fresca nel molto del giocattolo proponendo un tipo di gioco “libero”. Libero non è una parola che amo particolarmente. Trovo che questa definizione non descriva correttamente questo genere di giocattoli. C’è chi li chiama giochi aperti. Ma anche in questo caso sono dell’opinione che non riesca a definire esattamente il prodotto. Cosa significa precisamente libero o aperto?
Al momento non ho ancora trovato un modo per chiamare questo genere di giochi. Personalmente amo chiamarli “materiali”.
I materiali sono strettamente legati, come dice la parola stessa, alla materia. E qui la materia la sentiamo molto bene. La sentiamo con tutti i nostri sensi. Questa è una materia legata al territorio e alla natura in cui vengono prodotti. Una materia che profuma. Una materia calda. Forme semplici ricavate da una materia viva.
L’obiettivo di questo post non è però quello di attribuire un nome a questi giocattoli, ma piuttosto di mostrarne l’utilizzo.
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File e torri |
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Infilare e sfilare per allenare la motricità fine |
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Imparare i colori e creare associazioni di colori |
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Creare ritmi di colore |
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Composizioni a tema come gli animali |
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O come le facce o… infiniti altri modi. |
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Imparare a contare |
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Classificare |
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Creare mandala per lo sviluppo logico-matematico |
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Mandala |
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Creare mondi fantastici con l’aggiunta di materiali naturali raccolti nel bosco, sulla spiaggia… |
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Ampliarne l’utilizzo con l’aggiunta di altri marchi come Grimm’s, Nic Toys, Ocamora… |
I Grapat non sono solo giocattoli che insegnano e che durano. Sono anche giochi belli.
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Mobile autoprogettato e autoprodotto dell’angolo gioco di Toc Toc bottega |
Buon viaggio in mondi fantastici e immaginari!