
Il tatto e la polisensorialità – Workshop secondo il metodo Bruno Munari®
“Tutti gli umani, al momento della nascita, sono forniti di un apparato plurisensoriale, per natura… con il passare degli anni, gran parte di questo apparato viene atrofizzato perché l’individuo, per lo sviluppo della conoscenza dà la prevalenza alla logica e alla letteratura”. Bruno Munari
Workshop per adulti a cura di Toc Toc bottega per educatori, insegnanti, genitori, appassionati di Bruno Munari e il suo metodo.
23 ottobre dalle 9.30 alle 12.30
Il workshop è condotto da Simona Balmelli, Master in Metodologia Bruno Munari®
Riscoprire la mano. Sperimentare e progettare grazie ad un metodo. Quello di Bruno Munari. Mettersi in gioco e riscoprire il fare. Un fare che amplia gli orizzonti, che insegna il valore e l’importanza della ricerca. È un fare che pone in ascolto, che smuove certezze, che coinvolge i sensi. Un fare che ricerca variabili e libera da stereotipi. Quello dei laboratori metodo Bruno Munari® è un fare che insegna.
Il tatto è il senso più sviluppato dal momento che veniamo al mondo. Durante la gestazione è in assoluto il primo senso che si sviluppa subito dopo la fase embrionale.
Il con-tatto è molto importante per lo sviluppo affettivo-emotivo del bambino e con la crescita diventa uno strumento fondamentale di ricerca, scoperta e auto apprendimento.
Il bambino comincia prima con la scoperta del proprio corpo, le mani, i piedi e il viso, poi continua con la scoperta degli oggetti non solo con le mani, ma anche con la bocca.
Con lo sviluppo degli altri sensi, la vista, l’acquisizione della parola, sembra però che il tatto non sia più un senso così importante. Infatti noi adulti diciamo spesso ai bambini “NON TOCCARE”. Chissà perché, una volta cresciuti, il tatto assume sempre meno importanza.
Proprio per questo motivo è importante che gli insegnanti della scuola dell’infanzia, elementare, ma non solo, cerchino di ridare valore a questo prezioso strumento di conoscenza per una maggiore consapevolezza del nostro corpo.
Filippo Tommaso Marinetti nel 1921 redige il Manifesto futurista del Tattilismo. Ne da lettura al Teatro dell’Opera di Parigi.
[…] nell’estate del 1920, ad Antignano, là dove la via Amerigo Vespucci scopritore di Americhe s’incurva costeggiando il mare, creai la prima tavola tattile. Sulle officine occupate dagli operai garrivano bandiere rosse. Ero nudo nell’acqua di seta, lacerata dagli scogli, forbici coltelli rasoi schiumosi fra i materassi d’alghe impregnate di iodio. Ero nudo nel mare di flessibile acciaio, che aveva una respirazione virile e feconda. Bevevo alla coppa del mare piena di genio fino all’orlo. Il sole con le sue lunghe fiamme torrefacenti vulcanizzava il mio corpo e bullonava la chiglia della mia fronte ricca di vele. Una ragazza del popolo, che aveva odore di sale e di pietra calda guardò sorridendo la mia prima tavola tattile: -Si diverte a fare barchette! Io le risposi: – Si, costruisco un’imbarcazione che porterà lo spirito umano verso paraggi sconosciuti […].
Bruno Munari ha utilizzato il tatto in molte sue opere. Beba Restelli, allieva e collaboratrice di Bruno Munari, le descrive in un suo testo dal titolo “Bruno Munari, la polisensorialità e i bambini”.
“La prima tavola tattile risale al 1931, a questa ne seguiranno altre. Realizzate su tavole di legno, presentano vari materiali come carte vetrate di varia finezza, sughero, corde, metallo, pelle e pelliccia così da offrire diverse sensazioni visive e tattili. Sulla tavola del 1943 l’artista indica i tempi di lettura (lento, forte, veloce, velocissimo), come fosse una partitura musicale”.
Il primo laboratorio tattile per bambini nasce a Milano nel 1977 collegato alla mostra parigina “Le mani che guardano”. Ne seguono altri a Milano e in altre città organizzati da Giocare con l’arte.
Il workshop ha come obiettivi di scoprire materiali di varietà diversificate (sia naturali che artificiali) per favorire un allargamento della conoscenza plurisensoriale. Rieducare i sensi, escludendo la vista, per potenziare il sentire. Approfondire le proprie percezioni per sviluppare un’attitudine alla ricerca.
Esplorare per comprendere le qualità e le variabili minime e massime e analizzare i materiali secondo dei criteri condivisi per farne una classificazione. Mettere in relazione i materiali alle proprie emozioni, ricordi, sensazioni per costruire una personale tavola tattile.
Costo: Chf 90.- compresi i materiali
Iscrizioni: toctoc.bottega@gmail.com
I posti sono limitati.